
Sul suo "speeder" ci sono proprio i droidi che le guardie imperiali stanno cercando ma lui, con un gesto della mano e l'uso della Forza, li persuade a lasciarlo passare senza controllare i documenti.
Beh oggi mi e' successa la stessa cosa!
Minacciava pioggia (quindi niente moto), e mezz'ora scarsa prima dell'inizio della lezione ero ancora a casa. Preso di fretta il quaderno mi sono detto "faccio un pezzo a piedi, poi appena becco un tabaccaio compro il biglietto e salto sul primo autobus che mi porta all'università".
Il problema è che a quell'ora tutti i tabaccai/giornalai sono chiusi, e nonostante avessi un euro tintinnante (con le chiavi) in tasca, non ho trovato luogo dove comprarne uno.
Fortunatamente la mia università si trova molto vicino a casa, diciamo mezz'oretta a piedi, secondo i vari programmi di mappe online poco piu' di 3.4 chilometri.
Arrivato praticamente alla meta, e proprio due fermate prima (se avessi preso il bus), mi si ferma accanto proprio quello che devo prendere, aprendomi le porte con fare ammiccante. Che faccio? Salto sù e me la rischio? Beh certo, a Roma i controllori dell'Atac sono più rari di un lappone in costume, e in anni e anni di utilizzo irresponsabile del mezzo (da pagante) non ho MAI e dico MAI beccato un controllo. Inoltre quel tragitto su ruote si fa in meno di due minuti, a piedi ce ne vogliono almeno altri 4-5, e la lezione stava praticamente iniziando.
Le porte si chiudono, l'autobus parte. E io ci sono sopra.
Si fa il suo bel tragitto, e arriva alla fermata, quella in mezzo, quella prima della mia.
Beh in quel momento avrei tanto sperato di aver visto un esercito di lapponi ciccioni in costume, perché, ebbene sì, sono saliti tre controllori.
Secondo l'assioma "non te becco, ma si te becco te rompo" mi sono preparato al peggio. Volevo morire. Nonostante la mia capacità di restare impassibile, uno dei tre (il più giovane) è venuto diretto verso di me e mi sono trovato nella classica situazione "mani nella marmellata".
Mi chiede il biglietto, "non cel'ho". Allora dammi un documento ti devo fare la multa, "quant'e' la multa?". Cinquanta euro se pago subito CENTO se me la mandano a casa col bollettino. Gli dico che non ciò una lira, che sono studente, che ero salito la fermata prima per sbrigarmi, visto che la lezione sarebbe cominciata a momenti e a piedi non avrei fatto in tempo.
Gli chiedo cortesemente, almeno, di farmi scendere, così non mi sarei dovuto fare un ulteriore tragitto a ritroso, perché nel frattempo ero arrivato. Mi dice: hai 50 euro per pagare la multa? "no". Hai il bancomat per ritirare i soldi e pagarmi? "no, ho la postepay con 8 euro di ricarica dentro" (bugiiia). Alché, una volta sceso, ci allontaniamo (figura miserrima con la gente alla fermata che si impicciava) e mi dice "almeno cel'hai un euro?". Tintin! Certo che cel'ho, sta insieme alle chiavi.
Taaac "eccolo qua, vedi era pronto per comprare il biglietto, ma non ho trovato un posto dove prenderli e me la sono fatta quasi tutta a piedi!".
Beh mel'ha levato di mano, sel'è messo in tasca, e tipo il Mago Forrest ha tirato fuori un biglietto: mi ha detto "tieni, e se ti ribecco mi paghi anche questa volta".
Calcio in culo! E il biglietto non era neanche timbrato, quindi lo posso ancora usare!!
Che faccio me lo tengo per ricordo?