Are you gonna be the one who saves me?
17 settembre, 2006
Gas panic?
In questi grigi pomeriggi -e serate- preautunnali è inevitabile stare fermi in un angolo, mani in mano, a lasciarsi scappare qualche neurone di troppo, e riflettere su cose che generalmente sono sostituite da casini di vita quotidiana, dal lavoro allo studio ad ogni genere di svago concepibile.
Oggi ho provato ripetutamente a produrre qualcosa, articoli ovviamente, perché la settimana prossima sarà un interminabile bagno di sangue con due riviste che si rincorrono per la chiusura, e io in mezzo che come sempre mi riduco all'ultimo istante.
Non ci sono riuscito granché, a parte qualche ricerchina e un po' di "fumo", ma il grosso deve ancora comparire su questo schermo, anche se non so proprio come.
Da piccolo ero molto bravo ad inventarmi inutili storie, a volte paranoie, un po' per ingannare il tempo (ero piuttosto solo, in cattiva compagnia di me stesso), forse perché ero un sociopatico in erba. Odiavo gran parte delle cose animate e inanimate che mi passavano davanti.
Tra le più bizzarre c'era una latente convinzione che avessi una forma di malformazione, secondo la quale la gente comunicava anche senza parlare (trasmettendosi messaggi con il pensiero), e andando in giro sentiva tutti i pensieri della gente intorno, compresi i miei. Ma io per qualche strano scherzo del destino non ero capace di ascoltare quello che i loro pensieri mi stavano dicendo, quindi non capivo -non sentivo le loro mute domande- e finivo per essere isolato dagli altri.
Però era divertente mandare a fanculo tutti in silenzio, per vedere se avevano almeno il coraggio di voltarsi e guardare verso di me, e il bello è che a volte accadeva. Con la razionalità di oggi, è scontato che un nanetto incazzato nero, che ti guarda torvo, accende quantomeno una certa curiosità e ti fa voltare per guardare meglio. Se poveracci sapessero quante gliene ho dette di sicuro non mi avrebbero sorriso.
Abbandonato il divanetto di pelle, oggi il tempo piuttosto grigio e la quasi sbronza di ieri non hanno aiutato il mio io a ritrovare il suo tassello nel mondo. Il primo problema è stata la sveglia, o meglio come sono caduto dal letto: classico sogno tachicardico in cui stava succedendo qualcosa di strano (ma non ricordo proprio cosa fosse, niente di negativo dottore), e ti svegli con il cuore a mille e quasi il fiatone. Con il pranzo in tavola e una faccia da quarta ripresa pesi massimi in TV.
Da lì la voglia di mettere in moto i polpastrelli (classica scena del Cipolla "chi se la sente?") ha fatto una brutta fine, ma di contro il disagio con l'ambiente circostante ti fa frullare per la testa domande piuttosto insolite.
E sai che i mostri, che hai battuto in susseguenti battaglie perse nel passato, non si arrendono mai. E l'odio torna a farsi vivo. Un odio che non sai indirizzare, che non ha un bersaglio su cui sfogare il disagio, il grigiore, le nuvole che da fuori sembra ti siano entrate dentro, e tra tuoni e fulmini sarebbero in grado di farti tirare giù un palazzo a spallate.
Che ho scritto a fare questo blog? Forse solo per dire che anche quando tutto va per il verso giusto, quando hai un millesimo dei problemi di chiunque altro, quando non puoi davvero chiedere nulla di meglio, c'è sempre quell'odio, quella rabbia dentro che ti vorrebbe far gridare a squarciagola quanto tutto sia una merda.
E riflettendoci scopri che la merda sei te, che non sai guardarti. E che dovresti scoprire quanto sarebbe infinitamente più giusto essere soddisfatti e dire che la merda è solo nella tua testa.
Ma forse è questa voglia di spaccare tutto che ti fa trovare la forza di andare oltre, di non fermarti mai.

Better get on your knees and pray
panic is (not yet) on the way...
 
posted by Stefano at 02:23 | Permalink |


2 Comments:


  • At 10:52, Blogger pinklady

    ...e quindi, riassumendo... laureando & straziato dai caporedattori... assonnato dopo un sano appistaggio & senza tempo per organizzare il..tempo libero...
    BENVENUTO! Apparte la laurea, le nostre vite paiono somigliarsi... ;)
    speriamo di riuscire a vederci presto!!!

     
  • At 22:27, Blogger Stefano

    Gia', ci vorrebbe proprio un'uscita alcolemica come un annetto fa.
    Lo spero anch'io!! ;)