Oggi niente "colonna sonora ufficiale", anche se effettivamente nelle mie cuffie c'è il Lenny che mi ha visto crescere (5).
Voglio parlare della primavera.
Quella che ti risveglia un po' i sensi, che ti fa odiare le ciabatte, che ti fa guardare di che colore sono gli occhi delle tue amiche. E che finalmente ti fa chiudere nell'armadio il giaccone imbottito. Non lo sopporto più!
Prima tappa: 21 marzo. Ufficialmente data dell'equinozio di primavera, ma giusto sul calendario visto che il teporino è ancora timido nelle sue apparizioni, e questo cambio di stagione sta tardando come non mai.
Seconda tappa: moto! Sostantivo femminile, ovvero la (mia) moto. Che occhieggia in garage, che mi vuole, che l'ho portata a spasso qualche settimana fa, che vuole un centauro degno di lei. Forse lo sono, forse no, non me lo dirà mai. E poi è gelosa della nuova arrivata, la TT, moto da fuoristrada semplice e diretta, non corre troppo, è sfacciatamente facile da guidare, leggerissima nel traffico e poco appariscente. Tutta un'altra cosa insomma.
Terza tappa: l'ora legale! Oggi 60 minuti "in più" di luce... e altrettanti in meno di sonno. Il passaggio all'ora legale è una tappa che sancisce ufficialmente l'inizio della prima"vera", cioè niente più aperitivi al crepuscolo, ma locali all'aperto, maglioncini in cotone, sole che scalda e pance/ombelichi che ricominciano a fare capolino.
Probabilmente sarà l'ultima da studente, l'ultima passata tra autobus e Borgo Pio, l'ultima con il quadernino in tasca e soprattutto l'ultima immersa in un ambiente così giovane, un po' ingenuo, ma fresco creativo divertente e fancazzista. Chissà, magari tento la strada dell'assistente.. sarebbe bello.
Quarta tappa: la MotoGP. Io sono uno dei senatori, di quelli che vedeva il motomondiale prima che Rossi (tra l'altro mio coetaneo) vincesse quello che ha vinto, e prima che Biaggi vincesse tutti quei mondiali in 250.
E il motomondiale è un appuntamento che attendi tutto l'inverno, che riparte ai primi segni della bella stagione. E che nel mio caso è una sorta di spartiacque tra il cappotto e lo spolverino.
Quinta tappa: il mare! Lo sento, ogni volta che c'è ponente, quel profumo sottilissimo, quella lieve salsedine che arriva fin qui. È un richiamo che mi fa soffermare lo sguardo sull'orizzonte, là dove tramonta il sole, un'insenatura priva delle seghettature in calcestruzzo della mia città. E che poi mi fa voltare verso le mie tavole, che tengo qui in camera, che sono "in rimessaggio" e attendono solo un po' di paraffina per tornare a planare tra le onde. Le onde che provengono proprio da lì, dove il sole si immerge nel mare.
Detto così questo blog sembra un viaggio, ma nella testa ricominciano a bollire programmi idee e propositi che erano finiti sotto naftalina, insieme alle t-shirt, e che oltre a quanto detto in precedenza (a proposito di viaggi) includono le vacanze estive.
Riuscirò a partire single, soprattutto "nella testa" (oltre che di fatto, come l'anno scorso)?
Sotto sotto spero di no...
E' LA PRIMAVERAAAAA - cantava Marina Rei... ;)
E' quella la colonna sonora del mio inizio stagione - non sarà musica particolarmente raffinata, forse, ma vabbe'!