Are you gonna be the one who saves me?
13 aprile, 2006
...volevo...
Volevo scrivere almeno due blog.
Il primo riguardava Sabato scorso, passato in pista all'Isam, dove ho sfogato tutti i cavalli che la manetta della mia CBR riesce a contenere. Mi sono divertito moltissimo, non vedo l'ora di ripetere l'esperienza, magari su altri tracciati.
Il secondo riguardava le elezioni politiche, per me un'inesauribile fonte di perplessità. Dovremmo parlare di pareggio, ma in tanti (tra tv radio e giornali) sembrano avere fretta di "cancellare" il capitolo Berlusconi, dimenticando che un Italiano su due non vuole Prodi e la sua cricca al potere.
E dimenticando che a parti invertite (come nel 2001 con le "liste civetta") la situazione è stata più o meno la stessa. Molto probabilmente nessuno dei dure schieramenti merita veramente di rappresentarci. E altrettanto probabilmente non sono molti i giornalisti che meritano di raccontarci qualcosa.

Purtroppo questo blog lo dedico ad una persona che non c'è più. Un mio coetaneo (24 anni) ha perso la vita in circostanze assurde, un incidente stradale mentre andava a lavorare. E neanche guidava lui.
Carlo "Bacco" Bacchin ha lasciato un segno in tutti noi per la sua sagacia, il suo modo di divertire e di "bucare" il monitor. Un carisma scanzonato, un modo di porsi mai fuori posto. Un modo di raccontarsi mai banale. Ho avuto modo di lavorare con lui nelle svariate edizioni di Ngilan, e anche se non posso considerarmi un suo amico, sono uno dei tanti che ne condivide la stima.
Nel web si diffonde costante il triste tam tam, blog su blog parlano di Bacco, perfino Punto Informatico gli ha dedicato una news. Ngi non sarà più la stessa cosa, internet parlerà di scimmie in modo diverso.
Addio Bacco, sarai per sempre giovane nei nostri ricordi. E sarai, adesso ancora di più, un simbolo per tutti noi sperduti navigatori nel mare di Internet.
 
posted by Stefano at 18:09 | Permalink |


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