Stamattina, quando mi sono alzato, ho vissuto un episodio abbastanza particolare.
Dopo il solito routinario processo di risveglio, mi sono trovato davanti allo specchio, spazzolino da denti in una mano, dentrificio nell'altra.
Non ero solo: piccole formichine, ghiotte degli aromi zuccherini contenuti nei vari dentifrici a mia disposizione, giravano per tutto il lavandino a caccia di altro cibo, da portare e condividere con tutto il resto del formicaio, ricavato in chissà quale anfratto del mio palazzo.
Non so se sono l'unico, ma ho cominciato con notevole disagio a lavarmi i denti.
La prima -piuttosto ostinata direi- era proprio tra le setole del mio spazzolino e, non so perché, anziché aprire il rubinetto e spazzarla via, l'ho soffiata sullo specchio.
La seconda era sul tappo del dentifricio, e appena l'ho aperto ha trovato il modo di passare all'interno, così che se avessi richiuso il tubetto l'avrei schiacciata. Anche lei dopo un'inutile schermaglia l'ho levata con un rapido soffio.
Le altre imperversavano (non erano tante, meno di una decina) per il lavandino, chi sopra, chi proprio vicino al tappo.
Ho aperto l'acqua con circospezione, sperando che i piccoli schizzi avrebbero svegliato l'istinto di conservazione della più audace di tutte, permettendomi così di poter inondare il lavandino per i fatti miei. Purtroppo uno schizzo l'ha colpita e l'ha trascinata via con se, attraverso il buco nero, nell'oblio.
Un'altra formica è rimasta uccisa quando mi sono appoggiato sul bordo del lavandino: passava di lì e ne ho fatto una minuscola polpetta. Un'altra ancora è scivolata giù, è finita risucchiata dalle rapide frammischiate a dentifricio, e anche lei ci ha abbandonato.
Una però l'ho salvata, era rimasta sotto una grossa goccia, l'ho raccolta con il lembo di un po' di carta gienica e, dopo brevi attimi in cui ho temuto il peggio, si è riavuta e ha ripreso con le sue antennine ad esplorare l'apparente macrocosmo del mio bagno.
Che triste esistenza, quella di un insetto: il mio giacchetto da moto ne ha decine spiaccicati sopra, hanno semplicemente avuto la sfortuna di trovarsi lì mentre passavo io che -manco fosse la pubblicità della Mini- non avrei davvero potuto schivare. Anche queste povere formichine: alcune sul pavimento del mio bagno, ignare e coraggiose, continuano ad esplorare il loro mondo, cercando cibo e arredamenti per il loro formicaio. Alcune muoiono di vecchiaia nel loro formicaio, quale fortuna!
Poi mi è capitato di vedere il filmato, rilasciato a distanza di anni, degli attacchi dell'11 settembre, in particolare quello dell'aereo che si sarebbe schiantato sul Pentagono. Ammetto che lì per lì non c'ho fatto caso all'aereo -si vede solo un gran botto-, ma mi sono domandato perché la data è errata. Ho cercato un po' su google, per sapere di più su questo strano errore, specialmente perché mi pare strano che il quartier generale del più potente esercito al mondo abbia la videosorveglianza fuori uso.
Ma se non altro dovrebbe essere autentico: chiunque si metta a rimaneggiare le immagini potrebbe benissimo correggere quel 2 (c'è scritto 12 settembre).
Sono finito su un sito cosiddetto "cospirazionista", cioè che ritratta completamente la tesi di un attentato terroristico agli Stati Uniti, parlando invece di un diabolico piano governativo dagli scopi più biechi e impensabili.
Niente di nuovo sotto al sole, già Michael Moore ha seguito orme trite e ritrite contro il governo Bush, e mi importa poco fornire la mia versione "cospirazionista".
Anche perché non ne ho una, e non ho la minima intenzione di "fabbricarmela".
Ammetto però che un po' troppe cose non tornano. Già all'epoca il crollo fu commentato da un mio amico fisico come "troppo perfetto", e che probabilmente quei grattacieli erano stati progettati in modo che -in caso di accumuli d'energia troppo forti- si sarebbero "autodistrutti" collassando su sè stessi piuttosto che franare su mezza Long Island.
Stranamente però la versione ufficiale parlò di incendi, temperature altissime, acciaio fuso.
Poi il video: quello che si è schiantato -ufficialmente- è un aereo di linea, ma è fin troppo evidente dalle immagini che a schiantarsi sul Pentagono non è un aereo di linea. È qualcosa di molto più piccolo.
Ho letto qua e là i documenti proposti, ammetto che alcune teorie sono un po' "audaci" ma.. mi sono tornate in mente le formichine di stamattina.
Che poveracce si trovano ignare nel posto sbagliato al momento sbagliato, e una semplice lavata di denti per loro diventa un'ecatombe.
Onore e memoria alle vittime del 9/11, chiunque siano gli "smooth criminal" che si sono resi colpevoli.
E speriamo che qualcuno di loro non si "lavi i denti" da queste parti.